3 feb 2014

SENTIERI DI SANTA CRISTINA

imageIn fisica il buio non esiste, esiste la mancanza di luce. Esiste anche l’abbondanza di pioggia. Stasera ho tutto. La pioggia in cielo e in terra, la luce è il fascio proiettato dalla frontale. Corro sentendo solo il rumore del cappuccio impermeabile che sfrega sulle orecchie. Il vapore che esce dalla mia bocca crea una nuvola di nebbia davanti al fascio di luce che parte dalla mia fronte rendendo a tratti difficile vedere il terreno. Alternanza di erba inzuppata, fango abbondante, pozzanghere a volte poco profonde altre più abbondanti. Quelli che normalmente sono dei minimi rigagnoli sono diventati dei veri torrenti da guadare. Avrò percorso 2 km, il cappuccio in testa inizia a darmi fastidio, lo abbasso ed esco dal bozzolo. Mi accorgo che intorno a me ci sono altre luci, altri piedi inzuppati, altre nuvole di vapore illuminate da altre luci bianche che si sprigionano da altrettante fronti bagnate di acqua e sudore. Non sto correndo da solo al buio, sto partecipando ad una gara, ad un trail notturno. Proseguo per circa 12 km e ritrovo l’asfalto, le luci dei lampioni, un campanile illuminato. “Dai forza, 100 metri e sei arrivato” sento gridare. Taglio un traguardo, fermo il cronometro. Mi rendo conto che stasera del tempo di gara non interessa a nessuno come del tempo meteo del resto. Stasera che ci fosse una classifica o meno non fa molta differenza. Stasera si interpreta il trail nel modo più selvatico possibile. Siamo a Santa Cristina e le organizzatrici hanno voluto così. Espongono una classifica con un elenco di nomi senza nessun tempo di riferimento, la sensazione è che ne avrebbero fatto anche a meno. Va bene, va benissimo, mi sono divertito. Corro per questo, obbiettivo raggiunto.

Il Poggio

1 commento:

Silvano ha detto...

that's trail running !!!