5 lug 2010

ARMENO-MOTTARONE

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by il pilo


La giornata di ieri vedeva in calendario due gare “alpine”. Ad Agra andava in scena l’ennesima tappa del PDO mentre ad Armeno prendeva il via la seconda edizione della Armeno-Mottarone.
Il sottoscritto con uno sparuto gruppetto di Valbossini vi abbiamo preso parte.
Fino all’ultimo, e solo per le pressioni psicologiche delle due mie “mogli”, il Rampi ed il 3mea, decido, nonostante la mia bronchitica, di parteciparvi. Dico subito che sono stato contento di esserci.
La gara è presto raccontata.
Una lunga salita di 12,5Km con solo gli ultimi 250m in ripida discesa e con un dislivello superiore ai 900m.
Alla partenza il solito nervosismo; chi l’ha già fatta (Manuel) mi racconta dei primi 2-3Km molto ripidi (15-18%) poi sempre salita con alternanza di pendenze per terminare con gli ultimi 3-4Km forse al 12-15% costanti.
4-5-kmE così è stato. Devo dire che vuoi per la freschezza iniziale, vuoi per l’adrenalina che accompagna sempre le mie partenze, vuoi anche per il ritmo controllato che ho tenuto, i primi Km, pur ripidi, sono passati senza lasciar danni.
La mia ascesa è stata costantemente segnata da Rita che perdeva terreno nei tratti in dura salita, per poi recuperare nei tratti meno impegnativi. Sentivo i suoi passettini ravvicinati sopraggiungere da dietro (tip-tap, tip-tap) e mi dicevo “maledetta, è già alle mie calcagna”. Ci siamo fatti così tutta la gara, accompagnati (si fa per dire) da “radio corsa”, mister Mario, che a cavalcioni della sua fiammante Kawa 1000 ci teneva informati sugli altri valbossini (è ci incitava a non mollare).
Per il sottoscritto i tratti più duri (con alcune “pause caffè”) sono stati tra l’ottavo ed il nono Km, poi mi sono ripreso. Finale da stambecco negli ultimi 500m con salita ripidissima (con Rita che si ostinava a corricchiare, ed io che la esortavo a non farlo) e poi discesone finale un po’ rischioso per i miei gusti (ho visto lo Yeti scendere proprio come uno…yeti, cioè a rotta di collo – matto!!).
Appena disponibile pubblicherò anche la classifica. Per il momento segnalo l’ottimo 2° posto femminile della magica Elisabetta Di Gregorio ed il terzo assoluto di un Paolo Negretto ormai ai vertici del podismo varesino.
Sito della gara
Foto di Capasso
Foto di Podisti.net
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