15 mag 2011

UN PESCE FUOR D’ACQUA

clip_image002Un collega col quale ogni tanto mi alleno, mi chiede se accetto di fare una gara particolare a coppie.
La sua società sportiva, gli Amici del Laghetto, di Albizzate, organizza l’annuale gara sociale e per movimentare un po’ le acque quest’anno apriranno anche ad atleti di altre società, a patto che partecipino in coppia con un loro socio.
Mi dico “perché no”; non è la prima volta che faccio questo tipo di gare, anche se mai a coppie, sarà una nuova esperienza da raccontare agli amici della Valbossa e non solo.
Il ritrovo è fissato per le ore otto del mattino ed il via alla competizione è per le 8.30
L’aria nei boschi di Albizzate è frizzantina e carica di elettricità; non si tratta però di quella statica provocata dalla linea elettrica ad alta tensione dell’Enel, quanto dal nervosismo dei partecipanti che si stanno preparando meticolosamente per il via. Chi si controlla l’allacciatura delle scarpe, chi prepara il cronometro, chi ancora si sistema il pettorale…
Il regolamento è un po’ bizzarro; si tratta di gareggiare per 50 minuti, vince chi ne ha di più, sommando il risultato dei due “atleti” che formano, ovviamente, la coppia.
Per rispetto della natura in cui siamo immersi e per non disturbare i protagonisti, il classico colpo di pistola cui siamo abituati, viene sostituito da un più pacato conto alla rovescia. 3, 2, 1 VIA.
Subito si assiste ad una partenza fulminea dei pretendenti alla vittoria. Io e Silvano siamo anche qui dei tapascioni e decidiamo di goderci lo spettacolo; noi partiamo tranquilli. Cosa che non fa di certo Fernando, detto Nando, il leader indiscusso della società. Ha già vinto innumerevoli volte questa gara e non vuole di certo lasciare lo scettro a qualcun altro. E’ incredibile vederlo gareggiare, sempre calmo, anche nei momenti più difficili riesce a pescar fuori qualcosa che gli altri, me compreso, solo si sognano. Oggi gareggia con un ragazzino che mi dicono avere delle grandi qualità.
A metà gara è previsto un ristoro “particolare” ci attendono infatti dei panini con salame o la bologna, bicchieri di vino ed anche il caffè corretto… mah! questi di Albizzate sono un po’ matti.
Tra alti e bassi il tempo passa inesorabile ed il distacco dai primi si fa via via più marcato. Il mio allenamento in questo genere di gare è quel che è e solo la bravura del mio socio ci permette di “galleggiare” nella parte medio alta della classifica.
Lo speaker annuncia che manca un minuto, 30 secondi, 10, 9, 8… 2, 1 Fermi Tutti.
Come al solito non c’è stata gara, la coppia guidata da Nando ha spopolato distanziando nettamente gli inseguitori. Noi siamo dodicesimi, mi sono proprio divertito, ho dato tutto me stesso, sudando sette camicie a dispetto della temperatura dell’aria, ma grazie a Silvano sono arrivato alla fine in ottima posizione.
I 15 eurini dell’iscrizione sono stati ben spesi; un ristoro luculliano a metà gara, un pranzo con antipasto, grigliata mista di carne, contorni vari, frutta, dolce, caffè corretto ed amaro il tutto annaffiato con del buon vino, aggiungiamo poi il ricchissimo pacco gara ed il quadro è completo. A proposito del pacco gara. La tradizione vuole che i premi finali siano equamente distribuiti tra i partecipanti. Nel mio sacchetto mi sono ritrovato 31 belle trote.
Certo cari amici, delle belle trote, perché questa non era una corsa podistica ma una bella gara di… pesca.

Alla prossima

Il Pilo

2 commenti:

tillo ha detto...

mi sa che sarà altre alle "bocce" il mio prossimo futuro....

Anonimo ha detto...

spassosissimo il tuo racconto Pilo!!!
ahahha
alessio