12 set 2011

PUNT DEL DIAU ULTRAIL 75 K 3870 +

imageSabato si è corsa l'edizione zero di questa nuova ultra con partenza da Val della Torre a poca distanza da Torino. Probabilmente il periodo inflazionato di gare e l'altimetria comunicata completamente sbagliata con relativi cancelli orari un po' tirati ha indotto molti a non partecipare. Circa una quarantina i partenti fra cui io, il Lupo e Piedone. Anche se vicino al capoluogo in un attimo il percorso si è rivelato molto vario, divertente ed impegnativo passando dai pratoni a single track ben marcati, tracce di sentiero, tratti su pietraia, ganda e guadi. Partiti pochi minuti dopo le sei del mattino il buio la faceva ancora da padrone e da li a pochi chilometri a metà della prima salita abbiamo potuto godere del nascere del giorno con l'alba che caricando di tenui sfumature la foschia all'orizzonte preannunciava una giornata calda e probabilmente afosa. Dopo la discesa ripida ma facile mi distraggo guardando il panorama e storto ad angolazione pericolosa la caviglia, un dolore lancinante e cado come una pera matura battendo anche il ginocchio. Bene mi dico, bravo! Nemmeno 12 chilometri e guarda qua! Zoppicando raggiungo dopo 500 metri il ristoro e mi consolo ingozzandomi di dolciumi di pasticceria e brioches che neanche la Duchessa di York al thè delle 5! Spettacolo. Metabolizzo il dolore e con la faccia sporca di cioccolato riparto con Piedone che nel frattempo mi ha raggiunto e reso giusto omaggio al sorprendente ristoro. Ci alterniamo nel tirare andando di buon ritmo ma senza strafare, ad un certo punto della salita lui è 10 metri avanti e lo vedo sparire come per magia, un appoggio ha ceduto ed è il suo turno di andare giù come un birillo. Anche per lui qualche bella botta alle gambe e relativi dolori. Ma ci siamo abituati, spesso il male fisico è un compagno prima invadente al quale con il passare del tempo ci si adegua e poi si ignora. Siam fatti così, cosa dobbiamo fare? Al 27esimo k lungo un gradevole sentiero mai pianeggiante quasi sulle rive il fiume mi rendo conto che lui ne ha ben più di me e gli dico di andare e pensare alla sua gara, siamo perfettamente in grado di badare a noi stessi e proseguire in solitudine.

E proprio di questo si tratta perché da quel momento e fino all'arrivo non incontrerò più nessuno! Patisco molto il caldo e ad ogni fonte memore dell'esperienza terribile dell'ultrabericus mi fermo per rinfrescarmi e rimpinguare la scorta idrica del camel bag che prosciugo con estrema velocità. Il ristoro del 42esimo k propone un bel piatto di pasta pure cotta al dente e condita il giusto, un vero sballo, mi sento subito meglio proseguendo verso l'attacco di una nuova salita. Qui mi rendo però conto che nonostante tutte le precauzioni il caldo mi sta presentando il conto ed incomincia una bella crisi. Mi sento la testa bollente, le gambe sono fiacche e mi mancano le forze ma non mi scompongo minimamente, mantengo una calma olimpica, bevo ogni 3 o 4 minuti e tengo spesso in bocca dei pezzi di barretta ed inoltre continuo a godere dei panorami e luoghi che attraverso. Credo di averci messo 2 ore per fare 5 k di salita ed il bello è che nei punti aperti dove si vede il sentiero verso valle non vedo nessuno alle mie calcagna nemmeno lontanamente. Incredibile! Scollino e dopo del falsopiano la discesa è inizialmente tecnica ma finalmente tira un filo d'aria e il cielo si rannuvola. In un attimo sto meglio. Altro ristoro, questa volta un po' scarno e ultima salita dove riesco a mantenere un ritmo decisamente migliore che sulla precedente. Si scende, tratti tecnici e tratti molto ripidi caratterizzano buona parte della discesa fino ad arrivare ai meno 5 all'arrivo. Ora so che è fatta, so che all'arrivo avrò bisogno di assistenza medica perché ho sensazione di essere andato vicino al colpo di calore e di averne ancora degli strascichi ma paradossalmente mi sto ancora divertendo e apprezzando tutto quanto. Incontro gatti, cani, mucche, cavalli e asini, saluto tutti e vorrei dar loro un cinque, forse sono proprio fuori ma va bene così. Persone zero! L'arco dell'arrivo, ottavo, non ci credo, mi consegno al personale dell'ambulanza, dico loro come stanno le cose e gentilmente mi coccolano per una mezz'ora con impacchi di ghiaccio istantaneo sulla testa e collo. Mi riprendo e dopo una doccia rinvigorente sono pronto a fare razzia al ricco buffet party capace di sfamare con fantasia anche un vegetariano rompipalle come me. E i miei soci? Il Lupo ultimamente non è certo ai livelli di cui è capace, dice di aver patito molto il finale ma comunque si porta a casa una bella sesta posizione mentre sbalordisce Piedone che nel suo primato personale di chilometraggio è stato autore di una prova maiuscola con grande rimonta finale che lo ha portato in quarta posizione. Grande!
Il percorso come già detto all'inizio merita per la sua varietà con piacevoli scorci paesaggistici. L'organizzazione dovrà tassativamente rivedere la segnalazione del percorso e la distribuzione del personale volontario assolutamente esagerato nella prima parte e pressoché assente nella seconda. Abbiamo comunque avuto la possibilità di dormire nella confortevole palestra la notte prima della gara e per chi voleva anche la notte dopo, la colazione, generosi pacchi gara e premi. Penso di tornarci il prossimo anno. E' stata una bella esperienza sicuramente formativa per le prossime avventure.
Alberzek

5 commenti:

Silvano ha detto...

Complimenti ....
spero di tornare presto a correre in natura, con meno km per me !!!
;-)

Anonimo ha detto...

pensa che io avevo capito che vi facevate una gita solo voi 3... !!! Comunque non riesci a resistere: dopo un po' di tempo torni sempre sulle tue consuete distanze!!!ahah
Alessio

ps:grande piedone!!!! vi ha legnato!

lupo ha detto...

il lupo a preso una cotta di quelle toste, appena finito il trail ho detto, basta corse lunghe e anche gli altri erano d'accordo.Lunedi avevamo già cambiato idea e programmavamo a quale prossimo ultra trail partecipare.Avete ragione siamo pazzi.

Il Poggio ha detto...

L'inattività mi porta a riflettere e a ragionare. Penso sia necessario misurare bene gli sforzi alternando gare e allenamenti in modo oculato. Piedone vi ha legnati ma era anche riposato. Meditate gente, meditate!!

Anonimo ha detto...

Per quanto mi riguarda Piedone mi ha legnato perchè ormai si stà facendo un bel bagaglio d'esperienza ed essendo fisicamente stato sempre molto più forte ora non c'è storia.
Riposare? Come no... presto ne sentirete delle belle...
Alberzek