14 mag 2013

HAMILTON RACE–GREENSBORO, NC

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Come qualcuno saprà in questo periodo mi trovo per lavoro in trasferta a Greensboro in North Carolina negli Stati Uniti. Qui per fortuna il clima e l'orario di lavoro mi consentono comunque di allenarmi anche se con la distanza dall'ambiente podistico gli stimoli per allenamenti "seri" vengono meno. Così decido di assaporare l'ambiente podistico della zona iscrivendomi ad una gara che ho trovato per sabato 11 Maggio, questa si tiene su due distanze 5K e 10K, mi iscrivo, se pure con qualche difficoltà, perché dal sito non venivano accettati pagamenti internazionali. Mi presento il giorno della gara, mi iscrivo pagando $25 con i quali ricevo una magliettina di cotone come pacco gara, il pettorale ed il chip da legare alla scarpa. Si avvicina l'ora della partenza vedo poca gente, un centinaio di iscritti mi dicono gli organizzatori, all'apparenza il livello atletico dei partecipanti non sembra molto elevato, sulla linea di partenza tutti tranquilli senza calca per guadagnare posti sulla griglia, solo pochi hanno l'aria di essere li a lottare per la vittoria, partiamo, un paio di questi ci staccano guadagnando progressivamente una trentina di metri da me e da qualche altro corridore. La gara prosegue districandosi su strada leggermente collinare in questo ambiente residenziale. Dopo pochi km mi compiaccio del fatto che uno dei due in testa alla gara gira optando per il giro corto, io posso così proseguire lottando per la seconda posizione con un ragazzo che mi stacca continuamente in salita ma che riprendo agevolmente nei tratti in discesa.image Il percorso su 2 giri si mischia in alcuni tratti con quello da 5 km, le segnalazioni però ci sono e gli addetti agli incroci ci indicano la traiettoria. Arriva l'ultimo km, l'atleta di testa lo abbiamo improvvisamente perso di vista il ragazzo con il quale ho lottato mi stacca di qualche decina di metri e io chiudo così dopo di lui in 39 minuti esatti. All'arrivo ristoro simile ai nostri con acqua integratori biscotti e pizza a volontà. Arriva l'ora e della premiazione chiamano il primo poi chiamano un altro atleta MAI visto in gara poi il ragazzo che mi ha preceduto e stop! Io faccio fatica a capire (essendo il mio inglese un po’ precario) e me ne sto li perplesso ad osservare. Ad un certo punto mi si avvicina il ragazzo che mi ha preceduto e mi chiede "ma non eravamo arrivati noi secondo e terzo" ed io rispondo "i don't know, for me too" ; parlavamo di questo quando ci si avvicina il premiato come secondo che ci dice che noi abbiamo sbagliato ad un incrocio allungando così il percorso, sarà diciamo noi comunque restiamo perplessi. Ad un certo punto mi chiamano per premiarmi come primo di categoria consegnandomi una pianticella che ho poi dovuto lasciare non sapendo cosa farmene non potendola portare con me in aereo. Finisce tutto e concludendo posso dire che è stata una bella garetta, simile l'organizzazione a quelle Italiane, errori di percorso che succedono anche qua, sostanziale differenza: numero e livello qualitativo dei partecipanti.


Ciao a tutti.
Paolo

p.s. non vedo l'ora di tornare a gareggiare sulle strade Italiane.

3 commenti:

tillo ha detto...

la distanza sul volantino in km?
secondo me ti hanno "sabotato"!!!!!
scherzo
tutto il mondo è paese !!!!!!

STEFANO ha detto...

Se non allungavi il percorso non avresti corso a sufficienza!!!

Paolo Negretto ha detto...

Grazie Stefano. Buon punto di vista, non ci avevo pensato